Pesci pulitori – un po’ di chiarezza

Sul motivo per cui gli Ancistrus non dovrebbero essere definiti col generico termine di pesci pulitori, abbiamo già accennato nella sezione delle leggende metropolitane. Approfondiamo qui il concetto e cerchiamo di dare una panoramica delle famiglie e delle specie di pesci che, ahimè, vengono definite erroneamente “pesci pulitori”, spiegandone per quanto possibile le peculiarità. Ci sono due cause fondamentali per cui è sbagliato definire l’Ancistrus un pesce pulitore.

– Col concetto di “pesce pulitore” vengono generalmente identificate specie simili per forma o abitudini. Ciò può generare confusione, confondendo con questo termine animali che in realtà non hanno praticamente nulla in comune, se non il fatto di condurre la maggior parte della propria vita sul fondo dell’acqua (vita bentonica).

– In realtà i cosiddetti “pesci pulitori”, a differenza di quanto il nomignolo potrebbe lasciare credere, non puliscono affatto l’acquario. La credenza comune dei neofiti, supportata dall’appellativo di “pesce pulitore”, prevede che esistano in natura (e quindi anche in acquario), animali deputati a tenere salubre e pulito l’ambiente in cui altri pesci vivono, mangiando alghe o feci, a seconda dei casi.
Se è vero che gli Ancistrus possono, sebbene in misura più ridotta di quanto si creda comunemente, nutrirsi di alcuni tipi di alghe, non esistono assolutamente pesci in grado di nutrirsi di escrementi di altri pesci, o per lo meno non ne esistono di allevabili in un comune acquario. Ricordiamo inoltre una cosa banale, ma a volte poco considerata: un pesce che si nutre di qualcosa poi deve comunque espellerla, in qualche forma!

Riportiamo qui di seguito i più diffusi pesci da fondo, suddividendoli nelle due categorie che erroneamente li accomunano: i cosiddetti “pulitori di vetro” e i cosiddetti “pulitori di fondo”, allo scopo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento.

Pesci pulitori di vetro” Questa categoria comprende i pesci dotati di bocca “a ventosa”, che usano questa caratteristica per attaccarsi agli oggetti e, ovviamente, ai vetri. In natura ciò serve a contrastare col minimo sforzo le forti correnti nelle quali questi pesci vivono abitualmente.

Dettaglio bocca a ventosa
Dettaglio bocca a ventosa

I loricaridi (Loricariidae) sono la famiglia che annovera la stragrande maggioranza dei pesci dotati di questa peculiarità. In acquariologia, oggi, i generi più diffusi sono gli Ancistrus, gli Hypostomus, i Glyptoperichtys, i Gyrinocheilus, e gli Otocinclus. Accanto ai pesci con bocca a ventosa prendono il nomignolo di pulitori da vetro anche alcuni generi di lumache d’acqua come l’Ampullaria e la Neritina. Anche queste, per loro ovvia abitudine, scorrazzano sulle superfici nutrendosi di ciò che vi trovano e che sia per loro commestibile.

Pesci pulitori di fondo” Se la categoria dei “pulitori da vetro” comprende per la maggior parte pesci appartenenti alla vastissima famiglia dei loricaridi, quella di “pulitori da fondo” o “pesci spazzini” comprende pesci appartenenti all’altrettanto nutrita famiglia dei callichtidi (Callychtideae). In acquariofilia sono molto diffusi alcuni generi in particolare, come i Botia (oggi denominati Chromobotia), che ahimè nella stragrande maggioranza dei casi vengono allevati in acquari inadatti a loro per dimensioni o arredamento, i Corydoras, i Pangio, i Labeo. Oltre ai pesci esistono anche altri organismi che svolgono vita prevalentemente bentonica. In particolare si è diffuso in anni recenti l’allevamento di gamberetti come caridina e neocaridina, anch’essi considerati “spazzini”.